Inferiore

E' mezzanotte e mezza, sono appena tornato da una serata pessima, che si poteva tranquillamente evitare, potevo starmene a casa, sdraiato sul divano a guardare anche il più brutto dei film.
Lo sapevo già da prima che la serata non sarebbe andata bene, era un presentimento, uno di quelli che hanno cominciato a tormentarmi nell'ultimo periodo; non sono nuovi, eppure solo ora sto iniziando a sentirli più insistenti, più concreti, mentre prima tendevo a ignorarli. (vi capita mai, quando dovete partire per un viaggio, di avere il presentimento di aver dimenticato qualcosa di importante, ma cercate di ignorarlo perché siete certi di aver preso tutto ? ecco, una cosa del genere)

Mi sono annoiato tutta la sera, ma non perché non sapessi cosa fare, ma piuttosto ero stanco, sono stanco, e anche volendo non avrei potuto fare nulla. Nel mio non fare niente ho iniziato pero a pensare, a osservare le persone che mi circondavano, a giudicarle.
Ed ecco qui il risultato. Mi sono accorto che malgrado io cerchi di considerare ogni persona quale un mio simile, un mio pari, per potergli cosi concedere il mio rispetto, tendo invece a dividere le persone in due categorie ben distinte.
Il punto di riferimento di queste due categorie sono ovviamente io, e le persone si dividono in superiori e inferiori. Tento subito di spiegare: non e' una questione di razza o sesso, semplicemente tendo a considerare alcune persone nettamente inferiori a me, culturalmente e caratterialmente, la loro vita mi appare molto più insensata della mia, mi sembra che i loro valori, le loro speranze, i loro desideri siano ad un livello più basso (e' difficile spiegarlo).
Questo non significa che queste persone, che devo dire sono la maggioranza di chi mi circonda (anche persone a me care), meritino meno rispetto, meno attenzioni, o possano essere tenute in minor considerazione, ma sento che non hanno nulla da insegnarmi, che non posso fare altro che compatirle e sopportarle perché non hanno colpa di ciò che sono.

Esistono invece persone, ne ho incontrate veramente poche, che reputo invece nettamente superiori, persone perfette che mi ispirano una inspiegabile fiducia, persone a cui mi sentirei di confidare ogni mio più piccolo segreto.
Loro pero mi sono superiori, non sono certamente interessate a me, non posso certo pensare che si possano interessare ai miei problemi, non voglio in nessun modo ammorbarle con questioni che sicuramente reputerebbero di poco conto.
Passerei ore e ore a parlare con loro senza mai annoiarmi, perché loro mi capirebbero, parteciperebbero a discorsi interessati e stimolanti (non c'e' bisogno di parlare di fisica quantistica, qualunque argomento può essere interessante). Pero non posso, se il discorso continuasse all'infinito non si lamenterebbero di certo ma continuerebbero, sopportando, perché loro sono superiori, ma di certo si stuferebbero e mi considererebbero come un attacca pezza, e di certo non vorrebbero più rischiare di avviare un discorso simile e di conseguenza li perderei.
Di queste persone non riesco a vedere i difetti, ai miei occhi non ne hanno e non posso permettermi in alcun modo di giudicarle, io sono inferiore, se solo volessero potrebbero trattarmi come una pezza da piedi e io non potrei oppormi, ma non lo fanno, preferiscono trattarmi quale un loro pari, ottenendo in questo modo la mia ammirazione e il mio rispetto.

Fin ora non ho ancora trovato persone che potessi reputare mie pari, io sono unico, particolare, e non credo esista in tutto il mondo qualcuno simile a me, e se anche lo trovassi, credo che tenderei a considerarlo superiore.

Forse avevo già scritto qualcosa del genere, mi scuso per la ripetizione, ma volevo esternare questo mio modo di vedere gli alti che mi si e' rivelato in una serata noiosa.

*prosegue nei commenti

4 commenti:

Lxu ha detto...

Su questo ci assomigliamo molto.
Solo una domanda sfida, una domanda che mi gira in testa spesso anche a me, sicuro che quelli che tu reputi "inferiori" non siano semplicemente persone che hanno capito la vita meglio di te?
Spunto di riflessione ;) vediamo se trovi risposte più convincenti delle mie.

Unknown ha detto...

Ti rispondo subito:
Come forse non ho ben chiarito nel messaggio io non sono affatto sicuro di questa mia valutazione sulle persone, e' una cosa che mi rendo conto essere molto soggettiva, che può venire influenzata da mole cose anche a mia insaputa, quindi come dicevo cerco sempre di trattare tutti allo stesso modo (coloro che reputo inferiori, non ricevono da me trattamenti particolari, ma anzi, percependoli come tali cerco in tutti i modi di andargli in contro, facendo tutto quello che posso per aiutare (ne limite delle mie possibilità e pur che questo non mi danneggi personalmente))
Sul fatto che loro siano riusciti a capire la vita meglio di me : forse, ma ho l'impressione che molti di questi vivano alla giornata, senza preoccupazioni, accontentandosi di quel che viene e aspettandosi sempre che qualcuno venga in loro aiuto, non mi sembra il miglior modo di vivere.
Non ho invece dubbi sulle persone che reputo superiori, loro hanno già capito tutto, meglio e prima di me, questo non significa siano perfette, ma sono sulla buona strada, e quasi alla fine. Ogni loro errore non fa altro che migliorarle, ogni loro insuccesso e' uno stimolo a riprovare e a fare meglio. La mia ammirazione va a queste, e io non posso altro se non tentare di emularle, sempre convinto di essere inferiore ma di possedere la volonta necessaria per migliorare e avvicinarmi sempre di più alla meta irraggiungibile che mi sono preposto.
(l'idea di essere inferiore più che altro e' un auto imposizione, uno stimolo per migliorare. Gli inferiori probabilmente nemmeno esistono, ma senza di essi dovrei forse pensare di essere ancora al livello più basso?)

ps. e questo era un commento...

Unknown ha detto...

Mi spiace scrivere subito un altro commento, ma rileggendo mi sono accorto che da quel che ho scritto sembra che tutti coloro che aiuto vengano da me considerati inferiori.
Non e' cosi, io aiuto sempre tutti indipendentemente da come li consideri, ovviamente può succedere che con coloro che considero inferiori (e' brutta sta parola, ma non ne trovo altre) perda la pazienza più velocemente e li lasci un po perdere, ma si può star certi che il giorno dopo avrò già dimenticato (un po la memoria corta, un po l'indulgenza) e sarò nuovamente disposto ad aiutare.
Con chi considero superiore tendo ovviamente ad essere più paziente e accurato, anche perché di solito non mi danno ragione di perdere la pazienza, ma anzi mi fanno sentire inadeguato, e mi spingono a dare il massimo per dimostrare a me stesso che se voglio ce la posso fare.

ok, dovrebbe essere tutto

Anonimo ha detto...

Purtroppo l'ho notato da subito che la serata sarebbe andata a finire nella noiosità piu totale da parte tua visto il poco interesse per cio che avevi intorno nonostante tu nella settimana mi avessi fatto capire il tuo semi-interesse ad andarci...cmq c'era poco da fare, come hai detto tu eri stanco e l'unico punto favorevole è stata la comparsa di monta che ti ha coinvolto almeno in una chiaccherata. Sapendo che tipo di gente c'era sabato sera probabilmente la tua attenzione era rivolta a loro e se così dovesse essere stato, capisco il tuo sconforto piu totale :D pero forse ogni tanto è anche utile distrarsi e smettere di guardarsi intorno cercando di capire ciò che ti circonda ma godersi un momento di svago staccando la solita monotonia.