Mean Creek


Timido e minuto, Sam è vittima dell'attacco immotivato dell'arrogante Georgie, bullo della scuola. In seguito al pestaggio, Rocky, fratello maggiore di Sam, escogiterà insieme ad altri due amici un piano per punire ed umiliare il corpulento bullo: con la scusa di un falso compleanno, il gruppo inviterà Georgie a fare una gita, nel corso della quale dovrebbe consumarsi la vendetta. Resosi conto che Georgie è in realtà un ragazzo solo e disadattato, Sam chiederà al fratello Rocky di abortire il piano, ma saranno le dinamiche del gruppo a determinare gli eventi, tra pulsioni adolescenziali e dolorosa acquisizione del senso di responsabilità.

Questo e' un film che non sono riuscito a condividere, Georgie rimane per tutto il film un maledettissimo bullo (per non scrivere parolacce) e ... ora inizio a spoilerare, quindi non proseguite la lettura.

(Seguono opinioni personali che non hanno nulla a che fare con il messaggio proposto dal film)
La sua morte, seppure sia sempre la morte di una persona, non mi sconvolge. Questo non significa che e' giusto che sia morto, infatti si e' trattato di un incidente, ma a fatti avvenuti la cosa non mi avrebbe turbato. La preoccupazione più grossa sarebbe stata come seppellire la cosa in modo che non si venisse mai a sapere, e l'unica soluzione che mi e' venuta in mente e' quella di eliminare l'intero gruppo.(e a dire la verità la scena della lumaca mi ha fatto temere che lo stesso pensiero fosse balenato nella mente della ragazza)

(La morte di una persona non significa nulla dal momento che noi stessi siamo nulla, per quanto questo possa demoralizzarci.)

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