Miscredente

Spesso durante la nostra vita (non che io voglia pormi come rappresentante del Noi...) ci si chiede : "Ma se quella volta avessi agito diversamente ?", "Se solo fosse andata diversamente...", magari colpevolizzandoci per un presunto errore, o convincendoci che siamo sfortunati e che non possiamo farci nulla; chi al contrario pensa che tutto sia predeterminato e parte del "grande disegno".

E se non esistesse il caso? e se avessero ragione questi ultimi, sostenendo che tutto succede perché semplicemente doveva succedere e non poteva andare in altro modo?
In questo modo verrebbe a cadere la convinzione del libero arbitrio, la convinzione in base alla quale ogni nostra azione, ogni nostro sforzo porti a un risultato diverso da quello ottenuto con un impegno minore.
Ci si ritroverebbe quindi impotenti di fronte il proprio destino, ma almeno non ci si potrebbe più colpevolizzare per i "propri" errori, che non sarebbero più tali in quanto inevitabili.

Da dove nasce tutto questo? Da una semplice partita a bigliardo:
Tutte le palle messe a triangolo, e quella bianca che le colpisce spargendole per tutto il tavolo. Si muovono forse a caso queste palle? Certo che no, se noi conoscessimo la posizione,direzione, velocità, rotazione, masse, ecc della palla bianca e di tutte le altre coinvolte, con ogni singola imperfezione del campo ecc.. potremmo prevedere con estrema precisione la posizione finale (e nel tempo) di tutte le palle, giusto ?
Ma quindi , il fatto che la direzione e velocita della palla bianca siano date dal colpo del giocatore (dato puramente casuale) , non reintroduce la casualità ? Assolutamente no.
Se ci limitiamo a considera il sistema un istante dopo che la palla viene colpita dalla stecca la casualità non e' presente, giusto ?
E' solo estendendo il sistema considerando anche il giocatore che si introduce la casualità, ma:
siamo sicuri che la forza e la posizione della stecca che colpisce la palla sia casuale? Io direi di no, se come per le palle in capo, conoscessimo ogni singolo dato del giocatore, e non intendo la sua condizione fisica, ma la posizione/direzione/ecc di ogni suo muscolo, ogni suo pensiero, tutto insomma, prima che questi colpisca la palla? Potremmo quindi prevedere quello che farà.

Lo so che sembra impensabile prevedere l'azione di un essere umano, ma questo e' vero semplicemente perché non ne abbiamo i mezzi.
Pensate a un computer, come fa a generare un numero casuale? Semplice, il numero non e' affatto casuale, e a seconda dell'algoritmo impiegato per generarlo basta conoscere una manciata di dati per poter stabilire quale sarà il prossimo numero generato.

Poi, c'e' chi sostiene che alcuni eventi non siano prevedibili, come ad esempio il decadimento di una particella radioattiva. Ma ne siamo certi? O siamo piuttosto noi che non siamo in grado di determinarlo a causa dei nostri poveri mezzi e scarse conoscenze ?
Una delle più celebri di queste pare mentali e' il Paradosso del gatto di Schrödinger
(a voi scoprire di cosa si tratta). L'esperimento ipotizza che dal momento che non si sa quale sia il risultato dell'esperimento (in quanto, a detta sua, casuale) allora vuol dire che le due soluzioni possibili coesistono...ma sarai scemo? il fatto che tu sia un incompetente non in grado di stabilire quale dei risultati si sia verificato non significa affatto che uno dei due (e uno solo, in quanto opposti) si sia verificato.

Beh, tutto questo semplicemente per sostenere che : se noi potessimo conoscere la posizione/comportamento/natura/ecc delle particelle elementari che hanno generato l'universo e comprendessimo "completamente" tutte le leggi che regolano il mondo, potremmo prevedere esattamente quello che accadrà domani.
Quindi, non abbiamo colpe (ma nemmeno meriti), doveva andare così, e non possiamo farci nulla.

Sconvolgente? Liberissimi di non crederci e di continuare a pensare (eroicamente) di poter determinare la vostra vita.

Con questo non volevo distruggere le convinzioni di nessuno (anche se credo che nessuno abbia realmente preso sul serio tutto questo mio discorso).

bene, buonanotte.

4 commenti:

Lxu ha detto...

Non sono d'accordo, per quanto io sia una persona razionale, il tuo discorso è troppo materialistico.
Pensi che se conoscessi cosa c'è dentro l'uomo, ogni particella del suo cervello, ogni funzione, ogni parte del suo dna, potresti conoscere le sue scelte future?
Mi fai pensare ai chiromanti. E mi dispiace essere un po' religioso, ma io credo che in ogni persona ci sia una specie di anima..
Non trasformare tutto in computer :]

Unknown ha detto...

Si, forse esagero, forse sto solo cercando di trovare una scusa...

Anonimo ha detto...

Il tuo ragionamento è perfetto. Quando considera la palla un istante dopo l'azione. Cioè hai escluso la variabile: la mente. L'organo che decide cosa fare. Ad ogni modo conoscendo ogni minimo funzionamento del cervello ciò non ci basterebbe se non conoscessimo ogni minimo istante della vita passata dalla persona considerata e quindi le iterazioni che intercorrono nel cervello. Cioè, torna fuori la teoria del caos: una piccola differenza a livello iniziale, data la vastità delle variabili in gioco può far accadere una cosa completamente opposta.

PS: il tempo di decadimento degli elementi radioattivi è ben noto!

Unknown ha detto...

Infatti io non ipotizzavo di conoscere unicamente il "funzionamento" del cervello, ma la posizione esatta di ogni sua singola particella (e/o energia), del resto, in un qualche modo da qualche parte saranno pur "salvati" i ricordi...

Inoltre avevo scritto : "se noi potessimo conoscere la posizione/comportamento/natura/ecc delle particelle elementari che hanno generato l'universo [...]", da queste se ne potrebbe ricostruire l'evoluzione fino al momento desiderato (sempre escludendo che la casualità non faccia parte del meccanismo).

La teoria del caso si occupa dei sistemi caotici : "Sensibilità alle condizioni iniziali, ovvero a variazioni infinitesime delle condizioni al contorno (o, genericamente, degli ingressi) corrispondono variazioni finite in uscita."
Ma se noi conosciamo esattamente le condizioni iniziali la teoria del caos, pur restando valida, non ha più significato.
La cosa sembra assurda "data la vastità delle variabili in gioco" ma se si teorizza di poterle controllare...